“Orecchie d’Asino„ in viaggio per tutta l’Italia!
- La Redazione - Elena Gheza
- 2 nov 2015
- Tempo di lettura: 2 min

“Maestra che ci fa un autobus lungo come un treno nel parcheggio di fronte alla scuola?”
“È un museo bambini…il museo della scuola antica”
Ebbene sì, miei cari lettori, il giorno 2 novembre le classi seconde e terze della scuola primaria hanno visitato il museo itinerante “La scuola antica” allestito su un autobus, lungo 18 metri, parcheggiato di fronte l’ingresso della scuola.
Gli alunni hanno fatto "letteralmente" un viaggio indietro di 200 anni…una vera e propria aula scolastica del 1800 completamente attrezzata con banchi dell'epoca, con tanto di calamaio con inchiostro di china, la lavagna, il pallottoliere, i sillabari, le pagelle di un tempo, i vecchi quaderni e perfino l'inginocchiatoio di punizione e la verga che il maestro utilizzava per le punizioni corporali.
Penna e calamaio
Stretti in piccoli banchi di legno con carta, pennino, calamaio e inchiostro (tutti reperti originali dell’800) i bambini hanno svolto un breve esercizio di calligrafia nel quale si sono accorti delle numerose fatiche, vissute dai poveri “antenati”, nel cercare di restare composti, impegnati a non macchiare il foglio d’inchiostro, sotto la severa sorveglianza della maestra seduta alla cattedra, posta sulla predella.
La voce narrante in sottofondo ha illustrato la "dura" vita scolastica di quei tempi lontani ad un attento gruppo di piccoli visitatori che hanno provato stupore ma anche un certo timore nel venire a conoscenza delle regole di classe e dei compiti che venivano assegnati. Allora la maestra, tra i suoi compiti educativi, aveva anche quello di controllare ogni mattina la pulizia personale degli scolari perché era oggetto di valutazione nella pagella e, soprattutto, doveva formare degli scolari che, una volta usciti dalla seconda elementare, fossero "istruiti, savi e piegati al bene".
I bambini e le bambine frequentavano le lezioni in classi separate, utilizzando libri di testo distinti e i programmi comprendevano, per le femmine, i lavori “donneschi”, mentre per i maschi era previsto il disegno geometrico.
Quei poveri alunni non se la passavano di certo bene; infatti, oltre a percorrere spesso, a piedi nudi, chilometri di strada sterrata per raggiungere la scuola portando con sé anche un po’ di legna per la stufa, se mostravano un comportamento non rispettoso, venivano severamente puniti con la bacchetta oppure venivano messi dietro la lavagna, inginocchiati sui ceci.
Che ne pensate, poi, delle famose "orecchie d’asino"? La loro storia comincia proprio nell’800 quando lo scolaro, che aveva raggiunto un dato numero di errori, trovava l’angolo del suo foglio piegato a “orecchio d’asino”.
Ciò significava cheavrebbe dovuto fermarsi a scuola, dopo la fine delle lezioni, per rifare il compito, saltando il pranzo.
La visita del pullman ha previsto anche l’utilizzo di cuffie per ascoltare una voce che commentava un percorso segnalato da bandierine colorate, lungo il quale si potevano ammirare quaderni, libri, cartelle, vestiario, caramelle, … disposti nelle diverse teche.
Nonostante il poco tempo trascorso a bordo del museo, gli alunni hanno colto la difficoltà e la severità del mondo della scuola nell’800 e hanno potuto comprendere quanto debbano sentirsi fortunati a essere scolari del 2015…a partire dalle "orecchie d’asino" ormai lasciate alle spalle!
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