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"Proposta per una alimentazione sostenibile: dallo spreco ad opportunità”

  • Sindaco e Assessore alla Pubblica Istruzione
  • 9 mar 2016
  • Tempo di lettura: 4 min


PROPOSTA PER UN'ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE: DA SPRECO AD OPPORTUNITA’



IL PERCORSO


L'ASL di Bergamo, ora ATS, all'inizio di febbraio 2015, ha inviato una lettera ai Comuni invitandoli ad intraprendere un percorso di sensibilizzazione per una alimentazione sostenibile in quanto si verificava che, soprattutto nelle mense delle scuole primarie, era enorme la quantità del cibo sprecato. Era necessario, pertanto, come primo passo, rilevare in modo sistematico e strutturale quanto cibo rimanesse nel piatto dei bambini.

L’ATS Bergamo invitava i Comuni a prendere accordi con il personale gestore del servizio, affinché pesasse gli scarti rimasti nei piatti (primo, secondo, contorno, pane e frutta; se non utilizzato nella merenda), nelle settimane dal 16 al 20 marzo 2015 e dal 23 al 27 marzo 2015.

I dati ottenuti dovevano essere inviati all'ATS per le opportune rendicontazioni.

Hanno risposto all'appello 111 Comuni su 164 che hanno il servizio di refezioni scolastiche e tra questi anche il nostro (i dati relativi alla nostra scuola saranno resi noti a tutte le famiglie).

Nel settembre 2015 la Regione Lombardia e l'ATS Bergamo hanno organizzato un incontro rivolto agli amministratori ed alle scuole per la restituzione dei dati delle rilevazioni effettuate e per la condivisione di alcune esperienze avviate in via sperimentale nell'a.s. 2013/2014.

A seguito di questo incontro l'Amministrazione si è confrontata con la scuola che ha accolto di buon grado l'iniziativa; si sono attivati gli organi competenti quali i consigli di interclasse, la commissione mensa e la commissione scuola comunale per la conoscenza e la condivisione delle procedure necessarie per l'approvazione del progetto. I partners del progetto sono, quindi, il Comune, la Scuola (insegnanti e alunni), la Ditta gestore del servizio mensa, l’ATS Bergamo, una onlus. Il cibo che rimane nella teglia verrà distribuito da una onlus a realtà individuate dall'assistente sociale del Comune.

GLI OBIETTIVI


  1. Acquisire un corretto stile alimentare

  2. Saper valutare e richiedere la quantità di cibo necessaria per un pasto completo che sazi senza sprecare

  3. Partecipare con consapevolezza e responsabilità alla gestione dello “spreco” quale valore aggiunto in una società che si accorge della fragilità altrui

  4. Apprezzare la varietà del cibo per una alimentazione completa e corretta.


Tante parole, pensieri, linee guida possono essere dette su questo argomento e lo si sta facendo da tempo, ma i risultati non sembrano dare ragione di questi sforzi migliorativi. Non è un bene sia il mangiare troppo che il mangiare poco o niente. A livello nazionale, da tre anni, è stata istituita una giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che ricorre il 5 febbraio per ribadirlo, eppure …

I dati mondiali sul problema ci possono aiutare a capire quanto sia immenso ed insidioso lo scenario su cui si va ad impattare se non si provvederà, per tempo, a cambiare rotta.

Per capire la sua portata a livello globale può essere utile considerare qualche cifra: circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde lungo la filiera alimentare ogni anno e corrisponde a 1,6 miliardi di tonnellate di alimenti! Il quantitativo di acqua richiesto per produrre il cibo sprecato ogni anno nel mondo è pari a circa 250.000 miliardi di litri: un quantitativo sufficiente per soddisfare i consumi domestici di acqua di una città come New York per i prossimi 120 anni. Da qui nasce, da parte delle istituzioni, il progetto dell'ABC contro lo Spreco Alimentare, in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, con l’obiettivo di introdurre l’insegnamento del tema dello spreco alimentare nelle scuole primarie e secondarie della nostra regione. L’educazione scolastica deve rivestire un ruolo fondamentale per far maturare nei giovani una maggior consapevolezza del rapporto tra cibo e ambiente e dei problemi generati dallo spreco alimentare: è questo un primo passo per cambiare la nostra società e prevenire gli effetti negativi di queste cattive abitudini. Con il supporto delle scuole e delle famiglie si può raggiungere l’obiettivo di creare la giusta consapevolezza per riflettere sulle conseguenze delle nostre scelte in materia di alimentazione e per riflettere sul valore del cibo: sulla sua funzione nutritiva, sul suo valore sociale e culturale, sul tema della sicurezza alimentare e sull’utilizzo del cibo come mezzo per rispettare l’ambiente (consumo responsabile significa minori impatti su ambiente). In tal senso, la scuola, per la sua valenza educativa, può diventare lo strumento privilegiato di sensibilizzazione al problema degli sprechi alimentari: non solo per gli studenti, ma, attraverso di loro, per tutte le famiglie lombarde. Gli obiettivi sono quelli di educare gli alunni alla corretta alimentazione e responsabilizzarli alla riduzione dell’eccedenza e dello spreco; far sì che il bambino mangi ciò che ha nel piatto riducendo, così, lo spreco alimentare e recuperare l’eccedenza a scopo benefico. Si vuol condividere l'uscita dalla mensa sazi, ma consapevoli che il cibo avanzato nei contenitori potrà essere distribuito a chi in questo momento fa fatica a riempire, quotidianamente, il piatto del desinare ...

Il progetto avviato dal nostro Comune con la piena collaborazione dell’I.C. di Ranica ha consentito una condivisione dei risultati delle azioni intraprese; questi esiti sono stati poi acquisiti dalla ditta Punto Ristorazione che ha in gestione il servizio di refezione scolastica e dall’ATS Bergamo per poter verificare la necessità di apporre dei correttivi sia dal punto di vista del cambiamento di alcuni alimenti poco appetibili da parte degli alunni che per una maggiore valorizzazione dei cibi poco apprezzati, in modo da ottenere da parte dei bimbi una diminuzione fisiologica dell'avanzo ... Nonostante tutte queste variazione, però, è possibile che l'avanzo lasciato sia tale ancora da definirlo spreco … spreco, anche nel senso di spesa per la raccolta della spazzatura!



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