25 APRILE Perché i Giovani sappiano essere testimoni e protagonisti degli eventi della Storia
- La classe 2^ C - Scuola Secondaria 1° Grado –
- 13 mag 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Il Sindaco del Comune di Ranica (Vergani Mariagrazia) e il Sindaco del CCR Consiglio Comunale dei Ragazzi dell’I.C. “Maria Piazzoli” di Ranica (Licciardi Michele) il 25 aprile 2016 alla cerimonia per la celebrazione del 71° anniversario della Liberazione.
Lunedì 25 aprile 2016 a Ranica, come in tutta Italia, si è celebrato il 71 anniversario della Liberazione. La manifestazione ha avuto inizio con la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre presso la chiesa parrocchiale “Ss.Sette Fratelli Martiri”.
Alle ore 11.15 è partito il corteo condotto dal Sindaco Mariagrazia Vergani e dal Sindaco dei ragazzi del CCR dell’I.C. di Ranica Michele Licciardi. Ha sfilato per le vie cittadine accompagnato dalle note del Premiato Corpo Musicale e poi sono state deposte corone d’alloro commemorative ai Monumenti dei Caduti in via Adelasio e al Cimitero. Dopo la benedizione del parroco Don Alessandro Maffioletti e l’omaggio alle lapidi in ricordo dei Caduti, il Sindaco dei ragazzi ha letto la poesia di Paul Eluard “Non verremo alla meta ad uno ad uno …” sottolineando l’importanza della solidarietà tra gli uomini. Ha fatto seguito il messaggio del Sindaco che ha commentato la frase di Piero Calandrei “La liberta è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.” Noi, oggi, possiamo dire di essere liberi grazie proprio a quelle persone che hanno sacrificato la loro vita e solo attraverso il ricordo di queste vittime rinnovato ogni anno è possibile mantenere l’attenzione vigile sul pericolo della guerra e sulla necessità di proteggere la pace. La cerimonia si è conclusa con un canto tipico dei soldati in guerra, specie degli Alpini, “Il signore delle cime” che è stato di grande impatto emotivo per i presenti. All’indomani dell’evento celebrativo, alla domanda di un compagno “Cosa hai fatto domenica?” il Sindaco dei ragazzi, Michele, ha prontamente risposto “Ho condiviso un pezzo di storia che è giusto conoscere; penso di avere capito il potere del ricordo e della testimonianza”. Un popolo senza ‘memoria’ è un popolo senza storia: non dobbiamo passare per ‘smemorati’.
(La classe 2^ C - Scuola Secondaria 1° Grado – Prof.ssa Ida Annunziata)
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