Dal Cantiere “Scuola” una LETTERA DI SALUTO
- Maestra Anna (Annamaria Corna)
- 1 lug 2016
- Tempo di lettura: 3 min

A giugno ho concluso il mio servizio nella scuola.
Non ho mai pensato e tanto meno aspettato questo momento, ma il pensionamento è un avvenimento inevitabile che ogni lavoratore, ad un certo punto della vita, si trova a dover affrontare.
Questo momento è giunto anche per me, dopo una lunga esperienza scolastica iniziata sui Colli di S. Fermo, fra i monti del Val Cavallina, in una pluriclasse con soli 13 alunni dalla prima alla quinta, in una scuola ai margini di un bosco, dove pascolavano le mucche che mi mettevano tanta paura fra lo stupore e le risate dei miei alunni che ricordo ancora, come fossero passati solo pochi giorni!
Per 25 anni, poi, mi sono trasferita nella scuola primaria a Ranica e qui ho vissuto la parte più interessante (ed impegnativa) della mia vita scolastica.
Sono stati anni di grandi trasformazioni nella società e nella scuola in particolare, anni di lavoro intenso svolto con passione, rigore, con risultati proficui e ricchi di soddisfazione (essendo io molto esigente con me stessa, prima che con gli alunni).

Come docente ho sempre amato le innovazioni, le sperimentazioni didattiche e metodologiche; fino agli ultimi anni sono andata alla ricerca di nuove strategie per aiutare i miei alunni a crescere e ad acquisire competenze, non solo scolastiche ma anche e, soprattutto, di vita.
Indubbiamente, molte cose potevano essere fatte meglio; nessun maestro nasce o diventa del tutto “imparato” e nella sua valigia alla Mary Poppins rimangono sempre tasche vuote da riempire e angoli da rifinire.
Comunque, malgrado la finitezza e complessità di una professione che indurrebbe molti a lasciar perdere e ad impegnarsi in attività più amene e facili, di certo più economicamente convenienti, devo ammettere di uscire dal portone della scuola con una tristezza e con già tanta nostalgia. Tutto e tutti mi mancheranno, mi mancherete … ma c’è una serena certezza che un po’ stempererà tanta mestizia: la consapevolezza di aver dato il meglio di me stessa, di aver operato sempre con impegno, con amore e senza mai arrendermi di fronte alle difficoltà.
Sono convinta di aver dato alla scuola tanto della mia vita, così come altrettanto ho ricevuto in termini di stima e riconoscimento. La scuola mi è stata di aiuto e di supporto nei momenti difficili che la vita personale non mi ha risparmiato.

Per me è arrivato il momento di salutare, ma con un ‘arrivederci’ perché per chi nella scuola crede ed ha operato con passione non viene mai il momento degli ‘addii’. Insegnare e, prima ancora, Educare: questa è la mission che caratterizzato il mio diligente impegno quotidiano.
Ci sono molti ringraziamenti, a questo punto, che ritengo di dover fare: prima di tutto agli alunni; una maestra i suoi scolari se li ricorda per sempre. Mi mancheranno quelli che ho appena lasciato, insieme a tutti quelli che ho incontrato nella scuola in questi anni: è grazie a loro che ho potuto crescere e migliorare la mia professionalità.
Agli alunni auguro un futuro ricco di soddisfazioni e traguardi.

Grazie anche ai genitori che si sono sempre dimostrati attenti ai bisogni dei loro figli, collaborativi con la scuola, in un rapporto di reciproco rispetto e stima, aperti a un confronto sincero, alla ricerca di un unico interesse: il bene dei figli, la nostra futura generazione.
Ringrazio le colleghe: con la reciproca collaborazione e il quotidiano confronto, le nostre professionalità hanno potuto crescere. A loro va tutta la mia stima.
Ringrazio anche il Dirigente Scolastico, sia la prof.ssa Francesca Armanni che da quest’anno si è insediata nel nostro I.C. di Ranica, sia il dott. Antonio Signori che l’ha preceduta e che in questi anni mi ha accordato fiducia, confidando nella mia fattiva collaborazione.
Un pensiero, infine, alla mia famiglia, a mio marito e ai miei figli che mi hanno sempre supportato nel mio lavoro, pazientando e aspettandomi anche quando prima di tutto mettevo il “dovere”.


A tutti … un augurio per un buon proseguimento.
Da quest’anno la normativa ci ha introdotto nella “Buona Scuola” ma, per quanto mi riguarda, da sempre ho visto l’impegno di tanti per fare bene a scuola e, quindi, non c’è nulla di nuovo che possa aggiungere qualità e spessore ad un mondo che già si fonda sulla serietà e sulla competenza professionale. Il segreto per la riuscita? La motivazione e la passione educativa degli insegnanti e di tutti gli operatori di questa incredibile e complessa Comunità scolastica.
Che dire di più?
Con affetto e grande emozione un forte abbraccio a tutti
Maestra Anna (Annamaria Corna)
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